Le regole burraco: una variante della Pinnacola
Prima o poi tutti, nella nostra vita, abbiamo sentito parlare di questo o quel gioco di carte. Indubbiamente l’Italia, insieme ad altri paesi, è ai primi posti per quanto riguarda le varianti di giochi come briscola, scopa, tresette, burraco e tutto il resto. Siamo una penisola di incalliti giocatori di carte!
Non solo il Burraco fa parte della nostra storia ludica, ma per alcuni non c’è davvero nulla di più iconico del vedere un tavolo di adulti e anziani (e ovviamente giovani) lanciare carte e urla a destra e a manca, nella speranza di vincere nei modi più disparati.
Burraco è una versione decisamente più “soft” della Pinnacola e importata direttamente dall’Uruguay intorno agli anni ’80. La sua preparazione, infatti, ricorda moltissimo quella del famoso gioco di carte originario di Bordighera e si svolge accostando due mazzi di carte francesi, jolly compresi, smazzando e assegnando 11 carte a due “pozzetti”, invece che andare in mano a ciascun giocatore. Le somiglianze non terminano certo qui, quindi vediamo bene insieme tutte le regole burraco!
Burraco: non la solita Pinnacola
I “veterani” della Pinnacola sapranno che è la persona a destra del mazziere a tagliare le carte, alzare eventuali “punti” e creare poi due mani da 11 carte ciascuna per ogni giocatore. In effetti si fa anche nel Burraco, ma a questo si aggiungono i due pozzetti, disposti a croce, sempre di 11 carte. La carta iniziale al centro, della pila degli scarti, è presente anche qui, somiglianza che continua ad avere con la Pinnacola.
Il turno si svolge esattamente come il suo gioco di “origine”, ovvero decidendo se raccogliere le carte presenti nella pila degli scarti, oppure pescando una carta e giocando eventuali combinazioni, oppure aggiungendo carte ai punti già piazzati a terra e chiudendo il turno scartando una carta. I giocatori possono decidere di raccogliere in qualsiasi momento le carte della pila degli scarti (tutte) e, a seconda delle varianti, possono essere obbligati o meno a giocare almeno una delle carte raccolte per realizzare un punto.
Le combinazioni sono molte e possono essere realizzate con le carte effettive, oppure con jolly e i due, che valgono come “Pinella”, una sorta di jolly. Vediamo quali sono i gruppi possibili.
Combinazioni del Burraco: quali sono e quanto valgono
Al fine di realizzare un punto, il giocatore durante il suo turno ha a disposizione alcune combinazioni. La prima è quella di un “tris”: tre carte (almeno) di valore identico, che possono essere di qualsiasi seme: vanno bene due otto di cuori e uno di fiori, oppure tutti e 3 diversi. La base è 3, ma in realtà si può arrivare al numero che si vuole: in totale vi sono ben 8 carte di un valore nel mazzo, quindi possiamo formare un gruppo da 8 che è, appunto, chiamato “Burraco”. Il Burraco a sua volta può essere considerato “pulito” se non vi sono jolly o Pinelle di mezzo, oppure “sporco” se queste sono presenti. Il Burraco “semisporco” è un insieme di 7 carte in scala o di uguale valore, con un solo jolly/Pinella aggiunto.
Il Joker si distingue sia nei punti che nell’uso dalla Pinella che, se messa nella sua posizione naturale in una scala, cambia anche di valore nel conteggio finale dei punti. La scala, o sequenza, si svolge con un minimo di 3 carte ordinate numericamente che, a differenza dei tris e delle combinazioni monovalore, devono possedere lo stesso seme. Le “matte”, come jolly o due, possono essere inseriti in qualsiasi punto, ma “sporcano” il Burraco, andando quindi a impedire la formazione di punteggi molto alti con una singola combinazione. A prescindere dal numero di carte presenti nella sequenza o nella combinazione, non è mai concesso l’utilizzo di più di una “matta” fra jolly e due.
I punti speciali, come le matte, non possono essere sostituiti o rimossi. Possono essere piazzati ovunque, anche all’inizio di una scala o per giocare un tris, ma rimarranno lì fino alla fine della partita. Se la scala comprende un due in sequenza naturale, tuttavia, si può ovviamente giocare il Jolly.
Una volta che i giocatori hanno esaurito le proprie carte in mano, si passa al “pozzetto”. In pratica è possibile prendere dai mazzetti da 11 le carte, in un sistema chiamato “al volo”. Si possono anche giocare immediatamente le carte pescate in questo modo.
Lo scopo di Burraco e come si vince
Ogni giocatore di Burraco ha come obiettivo di vittoria il raggiungimento di un punteggio totale, stabilito prima dell’inizio della partita: 1000, 1500, 2000, che talvolta si trasforma in 505, 1005, 1505 e così via. Lo scopo si raggiunge in due modi: o si totalizza, nelle varie “mani” che compongono una partita, il punteggio più alto, quindi utilizzando anche il pozzetto dopo aver effettuato la “chiusura” con nessuna carta rimasta in mano.
Oppure, altra strategia, consiste nell’effettuare una chiusura senza ricorrere al secondo pozzetto e costringendo l’avversario a “pagare” il valore delle carte che sono rimaste nella propria mano non giocate. Ogni carta ha infatti un punteggio ben specifico che viene conteggiato quando le combinazioni o le sequenze vengono piazzate a terra, ma che rimangono invece come “debito” nel caso non sia stato possibile giocarle.
La chiusura non può essere fatta con una “matta” ed è possibile soltanto dopo la realizzazione di un Burraco (sette carte in sequenza naturale, o sette carte dello stesso valore numerico) e soltanto dopo l’aver utilizzato il primo pozzetto. Se si termina la mano scartando, si può comunque ricorrere al pozzetto, ma si potrà giocare solo dal turno successivo.
Una delle particolarità del Burraco è che le regole si applicano al singolo o alla coppia, se si gioca a squadre. In questo caso la chiusura è necessaria soltanto dalla parte di uno dei due giocatori della coppia.
Per calcolare il tipo di Burraco, invece, si parla di Burraco “pulito” quando non vi è ausilio di pinelle e jolly nella creazione di combinazioni o sequenze e di “sporco” quando queste sono presenti. Abbiamo già parlato del burraco semipulito, dove è presente la pinella ma è stato raggiunto comunque il requisito delle sette carte in sequenza naturale o combinazione, ma vi sono anche altri punti: Super Burraco, dove tutte le 8 carte hanno lo stesso valore o sono in sequenza naturale, Burraco “reale”, che è esattamente come la scala reale dall’asso al K e, a seconda delle regole, esistono le corrispettive versioni pulite o sporche di questi punti.
Se nessuno dei giocatori effettua la chiusura, quando rimangono soltanto due carte da pescare il gioco termina. Se nessuno ha preso un mazzetto, si rifà la mano, tuttavia in questo caso sono molto variabili le regole regionali e locali.
Conclusioni e considerazioni: le varianti accettate
A seconda del set di regole utilizzato, sarà possibile che alcuni dei punti illustrati possa cambiare. Il conteggio dei punti, in particolare, cambia sensibilmente a seconda della presenza o meno dei punti “sporchi”. Ad esempio un Burraco pulito vale 200 punti, ma uno sporco ne vale la metà, tuttavia è anche possibile che vi sia la presenza del semipulito che si pone a 150 punti, oppure che esistano altre valutazioni di punteggio.
Le federazioni italiane sono diverse e molteplici nel definire le regolamentazioni ufficiali, questo anche a causa del fatto che le varianti locali e regionali hanno spesso influito sulla creazione di un panorama “universale”, un po’ come per la Pinnacola. Nonostante questo, il Burraco gode di un rispettabile ruolo all’interno dei giochi di carte italiani come uno dei preferiti da molte persone, spesso con regole “fatte in casa”, nate da un mix dei regolamenti ufficiali o dalla creazione di varianti non ufficiali.